E' il 24 agosto e, senza
guardare le previsioni, parto da Fuerteventura (sono qui da marzo) direzione
Pozo Izquierdo sull'isola Gran Canaria, missione il "Girl Camp" delle Moreno!
Le loro indicazioni sono state: "portate la roba piccola", quindi porto la mia
mitica guerrilla 86 litri, la 3.3 e la 3.7, ma per sicurezza metto dentro nella
bara anche la 4.5 e la 5! Davide del centro 2 mi ha dice che la 5 non la userò,
ma io che ne so....
Report di un surf trip da “Mille e
una notte…” (girl version)
Fuori c’è il diluvio universale
tanto che sembra il 17 novembre piuttosto che giugno! Ho voglia di estate,
caldo! E mi sembra il giorno ideale per scrivere questo report che forse ci potrà
scaldare un po’ le ossa..
Ad aprile ricevo una mail,
l'oggetto é: “chiamata wave”!
Wow!! Nel prossimo mese faremo il
monitoraggio delle condizioni per il Marocco..nel caso di 4 giorni di vento e
onde si programmerà la partenza per questo fantastico surf trip!
20 aprile ore 8 si decolla
(con ben due ore di ritardo). Dopo aver valutato, rotto le scatole, (grazie
Giovanni). Alla fine propendo con Hoolywind (obbligato, visto che mano a mano
che passava il tempo si andava tutto esaurendo), la settimana scelta dal 20 al
27, anche obbligata, visto che quella dal 27 al 4 era tutto pieno.
Albergo il famoso Swiss Inn.
Una nota per la prossima volta, prenota prima.
Alle 14 arrivo in hotel. Già
all’aeroporto, un atterraggio un po’ mosso mi fa capire che c’è vento!!Sbrigate le pratiche, preso possesso della
stanza, mi fiondo al Planet (tavole nuove e 2007 fanatic e vele north sail), a
pochi metri dalla mia stanza, dove trovo Dieter e Martina (che parla pure
italiano), che mi mostrano la mia tavoletta con il bollino rosso che indica la
mia “proprietà esclusiva” per la settimana.
Mentre scrivo, fuori, da due
giorni la nebbia fitta avvolge il Lago di Garda...oramai sono passati più di
venti giorni dal mio rientro da El Yaque. Non so se ci tornerò, perché il mio
mondo windsurfistico è tutto ancora da esplorare, però ci sono due cose che mi
ricordo subito appena concedo alla mia mente di farsi distrarre dal passato e
la lascio tornare alla mia vacanza in Venezuela: una è il vento caldo che ho
sentito sulla faccia quando si è aperto il portellone dell’aereo all’arrivo e
che non ha mai smesso di soffiare; l’altra.....ha a che fare con le mie
emozioni....e forse non è adatta a un report di viaggio surfistico.
Comunque....io vorrei condividere con voi anche un po’ lo spirito e l’atmosfera
che ha permeato le mie vacanze, quindi strappo dal mio diario alcune pagine e
ve le riporto di seguito, mescolandole alle foto....creando così un
foto-report-diary.